41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo
Un Sogno Ad Occhi Aperti...

venerdì 29 luglio 2016

Sveglia, Lavora, Mangia, Corri, Dormi... Ripeti

Il mese più "in salita" degli ultimi anni!
Palermo, luglio 2016.

E' una pratica che ripeto dalla metà dei miei anni e ciò fa riflettere molto su quanto tempo ho dedicato a questo splendido sport...
Chilometro dopo chilometro, correre significa prendermi cura di me stesso ma nello stesso tempo mi ha insegnato a non piegarmi a periodi difficili, come questo.

Il 2016 è l'anno più complesso degli ultimi recentemente passati, dal punto di vista sportivo e, anche a causa di nuovi impegni personali che hanno modificato lo stile di vita, correre risulta essere sempre più una sfida mentale prima ancora che fisica.

Ho corso sicuramente più chilometri che nelle ultime due annate, per giunta senza interruzioni e nonostante ciò non riesco a dimostrare un potenziale che sono convinto ancora di avere e per il quale mi piace mettermi in discussione con un gruppo di ragazzi molto più giovani di me, di quasi vent'anni.

Il Prof. Liga, trovandomi pienamente d'accordo, ha pensato di sfruttare l'eccessivamente caldo periodo estivo per concentrarci su un ciclo di costruzione, lasciandomi assente dalle gare, che ad oggi mancano un pò.
Ma se consideriamo il piatto panorama in termini di qualità che ormai pervade le gare su strada regionali, forse è meglio così e puntare ad un dignitoso risultato più avanti, magari a settembre.

Come ogni estate, si ripropone il solito problema: preservare tendini e caviglie dall'indescrivibile umidità accumulata nelle scarpe che rendono la corsa ancor più difficoltosa, portando alla lunga a spiacevoli infortuni.
Ovviare a tale problema si può, correndo sul finire della giornata al calar del sole, ma tutto questo comporta di terminare l'allenamento fin oltre le otto di sera, rendendo più macchinoso il risveglio al mattino seguente.

Correre è una questione mentale, di volontà, e ovviamente se il fisico invia segnali di stanchezza alla mente non è facile alzarsi presto ed indossare le scarpe, nonostante fuori ci siano tutti i presupposti positivi per impossessarti delle tue strade.
Sarà anche vero, ma da quando ho cambiato abitazione non ho potuto notare quanto mancasse il quartiere natìo, vicinissimo al Parco e facilmente raggiungibile anche di corsa, lontano dal traffico, semafori e le solite noie cittadine...

Purtroppo la vita che conduco da svariati anni, che concilia il lavoro in ufficio con i ritmi della sempre più incessante quotidianità, non si sposa bene con la corsa e resterà per sempre il grosso punto interrogativo se, in un ipotetico mondo sportivo senza doping, mi sarei meritato di correre da professionista.
Ad oggi, penso, avrei ottenuto maggiori risultati, è innegabile.

Questioni psicologiche che si sono impossessate sempre di me, sin da quando correvo in Calabria ed al tardo pomeriggio in inverno mi rifiutavo di uscire ad allenarmi per non calcare le tetri e tristi strade locali...
Il mattino chiama ed alle volte non rispondo, lasciando soltanto al pomeriggio lo spazio per allenarmi.
E' una lotta psicologia che penso vincerò ma un nuovo stile di vita impone altre scelte che spero saprò gestire sempre con maggiore sacrificio.

Tornando agli allenamenti, nelle ultime settimane il lavoro si è incentrato molto spesso sulle salite, sia brevi e non troppo difficili, che lunghe oltre che pendenti.
Lavoro finalizzato ad un incremento della potenza aerobica (e che potenza, fatica pura!!!), tant'è che molto spesso è capitato che le prove su pista successivamente mirate alla conversione di tale forza in agilità e ritmi più veloci, spesso risultavano opache.

Riassumendo, il Prof ci ha dato appuntamento sulle quieti salite di Dallas dal lungo rettilineo (senza affrontare il durissimo muro di 100m) da 200m che riuscivo a coprire in circa 34"-35", mentre spesso la domenica pomeriggio, quando la gente ancora sollazzava sul lido di Mondello, a poca distanza su Monte Pellegrino, ci issavamo su un lavoro taglia gambe e taglia-piedi, dal sapore molto amaro...

Il bello di quest'ultimo allenamento che tanto adoro, è che non puoi permetterti di prendere pause, nonostante vengano concesse: al terzo allenamento simile dell'ultimo mese, domenica 17 luglio, è andato in scena con il gruppo Liga il 6 volte (60m Forte + 60m Piano + 100m Forte + 100m Piano + 150m Forte), tutte le volte con il cuore in gola...

Le prime ripetute, con i ragazzi, sono state un incubo, tant'è che recuperavo a malapena gli attacchi a forte ritmo nei tratti di recupero, chiudendo inizialmente in 1'41", tempo di assoluto rilievo.
Non potendomi permettere distrazioni e con un recupero persino sollecito sotto i 2'30" in discesa, si ripartiva sempre più forte, ma a metà non andavo oltre 1'43" e piegato in due in cima... il bello della corsa...

Infine, una volta terminato il lavoro dei più giovani, nelle ultime due ripetute, restando da solo o quasi, mi esaurivo in 1'45", ma restava un lavoro di gran lunga migliore di tutti i primi svolti ad inizio luglio.

Il chilometro finale, con le forze restanti, svolto sul lungomare di Mondello, diceva circa 3'00", ma con la felicità in viso di chi si è meritato il defaticamento, corricchiando all'inverso in mezzo allo Stabilimento balneare del Charleston, la gente che passeggiava dopo un'intera giornata passata in spiaggia, e le mie Adizero Boston sprizzanti di fatica...

Alle volte i giorni susseguenti tali lavori ti lasciano il dubbio: alcuni giorni corri facile e forte, altri sembra che non hai voglia di correre ti lasci andare di impulso, ma ciò che importa è continuare a seguire il programma di allenamento.
Mercoledì 20 luglio, ci attendevano i 500m in pista e sapevo quanto sarebbe stata dura questa battaglia con i ragazzi più veloci di me.
Nemmeno il miglior Filippo, più rapido e reattivo, avrebbe avuto vita facile con loro, ma c'era da soffrire e stare al traino costantemente e fino alla fine, magari sarei uscito avanti sul finale.
Il gruppetto risulta disomogeneo nei tempi ma tutti erano motivati a far bene ed è questo il giusto modo di affrontare le ripetute più difficili!
La sequenza, grazie alla compagnia, è venuta bene e lancia decisi segnali di miglioramento:
1'22".9 - 1'25".5 - 1'24".4 - 1'24".3 - 1'24".1 - 1'23".5 - 1'28".8 - 1'23".0.

Se non avessi tentato un "esperimento" (lasciamo perdere quale!) avrei corso meglio nell'ultima ripetuta, ma i rimpianti servono a poco ed all'indomani si correrà ancora.

Sabato 23 si torna a salire, nuovamente a Dallas, sempre i 10 x 200m e stavolta i tempi peggiorano, forse per via del caldo, tutti intorno i 35" - 36" ma lascio nel finale tutta la grinta residua per tenere testa al giovane ragazzo categoria allievi che nei due giri di sterrato in Pineta, poco più corti di 500m si porta avanti e mi stacca di poco: 2'49" altiiiiiiissssssimo ben soddisfatti per un crono che sarebbe valso uguale riscontro in un chilometro secco in piano.

Questi ultimi giorni di luglio mi sento sempre meglio, corro sempre meglio e penso sia merito di tanto insistere nelle salite... come dice il Prof Liga, il lavoro si sta assimilando bene e martedì 26 ne ho la riprova correndo le salite in altro scenario che ben conosco: le temibili rampe di Scala Vecchia a Monte Pellegrino.
Un allenamento mai svolto è difficile che si sia in Città, ho corso praticamente ovunque ed in mille maniere, eppure questo stesso lavoro non l'avevo mai effettuato: 4 volte le prime tre rampe della Scala Vecchia (circa 750m) (Recupero in Discesa) + 1 volta il 500m situato in tutta la prima rampa + Recupero attivo di 5 minuti ed il Chilometro sul piano per far girare le gambe.

L'allenamento, tra i più duri pensabili, mi trova ben preparato per quasi tutte le prime tre ripetute ed in ginocchia per l'ultima, con una leggera flessione: 3'25" - 3'28" - 3'29" - 3'35", ma nella incertezza generale, dando il meglio di me, l'ultima prova di 500m ho chiuso in 2'08", davvero vicinissimo ai miei migliori tempi.
Così contento e rilassato per aver dato tutto nelle salite, chiudo il mille attorno i 3'00" (senza la giusta precisione avendo usato il GPS al polso) ma con bella spinta.

Se vuoi correre più forte rafforzati bene in Palestra ed usa assiduamente le salite e farai meno fatica in gara...
Già, le gare, presto torneranno...

giovedì 7 luglio 2016

Adidas Sport Eyewear Sprung, Matic, Whipstart, Occhiali da Sole dentro e fuori la Corsa!

Essere "cool" anche quando fuori è "hot", Sprung!
Adidas Sport Eyewear è ormai sinonimo di altissima qualità dei materiali ed offre prodotti a supporto della vista nei molteplici sport dalle grandi specifiche tecniche.

Da quest'anno 2016, ho il pregio di presentare e recensire alcuni modelli che suggeriscono la moda sportiva ed il tempo libero, ma dentro hanno la stessa anima da competizione dei modelli "professionali" per qualità costruttiva dei materiali e praticità.

L'obiettivo ricercato è di indossare un paio di occhiali da sole specifici per lo sportivo al di fuori dei campi di gara o nel mio caso, di atletica.

Spesso gli occhiali studiati per le attività sportive hanno una forma adatta alla migliore visione dello sport che si pratica e, negli ultimi modelli presentati, i Tycane Pro o gli Evil Eye Evo Pro, proteggono completamente ogni angolo della visuale con un design semplicemente unico e nello stesso tempo originale ed aggressivo.

Dettaglio interno dei Matic: come per tutti i modelli simili,
alta qualità dei materiali ed aste dall'eccellente grip
Ma come far conciliare la voglia di portare lo stesso paio di occhiali da sole ad un incontro informale tra amici quando il sole sta tramontando, dopo aver concluso un proficuo allenamento?
Il concetto è espresso a chi è sportivo dentro, quindi ad un pubblico giovanile ma sempre attivo e dinamico nell'anima, che pretende il meglio dalla visione durante lo sport.

Sinceramente, portando ormai quotidianamente gli occhiali da sole durante gli allenamenti, mi sono reso conto quanto vedere bene e senza sofferenza mi aiuti a restare concentrato e rilassato e solo un occhiale da sole originale può permetterlo...
Le imitazioni vendute a pochi euro non restituiscono minimamente le sensazioni di visione ottimale che puoi avere con il giusto paio di occhiali e sono ricordi che rimarranno per sempre offuscati nella mente.

Alla fine dello scorso anno, quindi, Adidas Sport Eyewear ha lanciato il suo nuovo concetto di occhiali sportivi con il primo modello per il pubblico maschile, i Whipstart ed è stato subito un successo.
Decisi di indossarli alla Maratona di Palermo e per 42,195 Km sono stati il mio scudo protettivo alle sofferenze di una vittoria comunque indimenticabile.

Lenti Tecniche LST Active, ottime nei frequenti cambi di luce
Li ho voluti testare ampiamente per dimostrare che è fondamentale per un paio di occhiali da sole pochi elementi: le lenti più efficaci, la comodità al viso, i punti di ventilazione ed il grip del corpo occhiale.

Questo modello, i Whipstart, partivano con il piede giusto, essendo oltretutto, leggeri, comodi ed anche bellissimi da indossare anche nel dopo - gara!

Nel 2016 Silhouette ha realizzato per Adidas altri bellissimi modelli che ricalcano lo stile ed il concetto di sport applicato con eleganza e discrezione.

In catalogo, potendo chiedere al rivenditore di fiducia, si possono ammirare per lo stesso modello le combinazioni di colore più alla moda ed accattivanti, per associare il proprio stile di vita nelle corse di tutti i giorni, dentro e fuori le vesta da runner.

Le lenti sono proposte in diverse colorazioni ed offrono comunque un gradiente di protezione ottimale con visione neutra al pari di una lente "grey", mentre per un numero limitato di modelli viene proposta la lente dalla tecnologia LST Active, perfetta per la vita di tutti i giorni e capace di adattarsi dinamicamente ai cambi di luminosità rendendo la visione sempre morbida, chiara e gradevole.

Whipstart alla Maratona di Palermo...
Vincente!
Da amante della Lente LST Contrast Silver, che restituisce una visione di pieno relax quando hai tutto attorno a te ambienti verdi, filtrando morbidamente la luce ed esaltando i colori della natura anche all'imbrunire, ho nel tempo apprezzato le LST Active presenti nelle novità Sport di Adidas perchè danno il massimo riuscendo a schiarire ambienti scuri o offuscati come in situazioni di nebbia o nella fitta boscaglia.
Altresì le LST Active proteggono nelle giornate molto assolate, assolvendo al loro scopo, ovvero rendere la visione la più chiara possibile.

Quest'anno, Adidas ha quindi aggiunto altri interessanti modelli sportivi che seguono le stesse peculiarità.

Come si può vedere dalla foto descrittiva, infatti, nulla vieta a questi occhiali da sole di convivere con il sudore della pelle, il respiro più affannoso, senza scivolare sul viso o nei capelli grazie al grip gommato che li rende fermamente saldi al viso.

Il modello Sprung, lanciato nella primavera 2016, segue linee più morbide del Whipstart, mentre se si vuole esprimere maggior carattere o personalità meglio puntare sui Matic (o 3 Matic con leggere differenze) dalle linee decise e lenti più ampie al viso.
Per donna, ho potuto toccare con mano quanto siano curati e dotati di ottime scelte cromatiche gli Excalate, secondo me il modello di punta per le Runners.

I colori molto vivaci delle lenti rendono questi occhiali da sole alla moda e con una marcia in più rispetto alla diretta concorrenza ed offrono nello stesso tempo tutto lo studio e l'esperienza acquisita da Silhouette sui campi più estremi dove vedere bene è fondamentale, che sia la vetta alpina più estrema, un downhill in bicicletta oppure una giornata in barca a vela.

Lenti LST Vario Tuned, trasmissione luminosa da 14% ad 89% su
Evil Eye Evo Pro
Adidas possiede da quest'anno un'altra importante tecnologia: la lente VARIO Tuned che passa in pochi secondi da totalmente chiara a completamente scura, modificando in tempi brevissimi l'esposizione a seconda della luce diurna, ma di questo ne parlerò in un post successivo.

Tanta tecnologia si aggiunge alla già eclatante e funzionale lente LST Hydrophobic che possiede uno strato che non permette al sudore o agli agenti esterni come l'acqua del mare di macchiare la lente, lasciando scivolare via ogni impedimento al raggiungimento del proprio obiettivo.

Non c'è molto altro da scegliere, soltanto il modello e la lente che faccia al caso tuo, Adidas Sport Eyewear è il Top per portare la tua passione sportiva dappertutto!

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
PRONTI A PARTIRE...