41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo
Un Sogno Ad Occhi Aperti...

mercoledì 30 novembre 2011

E' ora di Riposare! Alla 24 Ore del Sole!

Adidas AdiViz - Più Giallo di Così!
Palermo, 26 novembre.

E' stata la settimana più intensa, più difficile e meglio gestita di tutte.
Superata questa, ormai si tratterà di tenere alti i ritmi un altro poco, diminuendo (finalmente) i carichi.

E' pur sempre un rischio forzare tanto, anche se nel caso di preparare una Maratona si tratta di correre, correre e correre.
Paragonando ai carichi intensi in Pista, si può immaginare la scena del giovane che dice al proprio allenatore: "mi fanno male troppo i tendini, che faccio?" e lui corre lo stesso l'ennesimo lavoro di ripetute veloci...

Tornando allo specifico, non è stato facile gestire tanti allenamenti, spesso doppiati al mattino presto e tanto intensi quanto di difficile recupero: mai come adesso qualche ora di riposo in più è stata fondamentale per ritrovare la giusta lucidità.
Siamo passati attraverso fasi di eccessivo carico: se non mi fossi fermato nel lunghissimo narrato poco tempo fa, l'infiammazione in zona adduttore avrebbe fatto una strage e non nascondo che spesso tanti allenamenti così pesanti hanno celato brutte insidie, superate discretamente.

Ma chi non osa non può vincere le proprie battaglie.
Per me, ancora una volta, la battaglia è quella della 42K, non è più un caso...

Il dopo - Maratona di Palermo di domenica 20 è partito molto soft: dopo aver chiuso il pomeriggio di quella domenica con carburante zero nelle gambe tant'è che non sono stato capace di concludere il lavoro di ripetute programmato, i giorni 21 e 22 sono serviti a riprendere fiato ed energie.
E così, nel secondo lungo del martedì, ho visto le gambe progredire da sole ritrovando una vitalità inaspettata nel buio della strada di ritorno: era evidente che il duro lavoro fosse stato assorbito positivamente con una corsa leggera e nello stesso tempo reattiva ai piedi.

E' stato un sentirmi bene con me stesso che mi ha permesso di realizzare un altro lavoro dalle grandi difficoltà: il Coach per mercoledì 23 ha inserito un fartlek all'antica con cambi di ritmo in salita tra i più duri mai corsi.
Sotto i riflettori gareggiare ha un altro effetto...
Dopo 20' di riscaldamento, via per i sentieri di "Dallas" laddove di aspettavano 10 x 100m salite pendenti (R. discesa).
Successivamente e senza soste, 15' di lungo a ritmo forte (sarà stato sui 3'45"/Km) nei sentieri limitrofi.
Ed ecco il punto centrale: nuovo fartlek combinando le 3 salite in zona "Dallas" (recuperando in corsa nelle più brevi discese) da ripetere 5 volte: in pratica circa 5 x 3' di alto sforzo comprensivo di ben 15 salite in rapida successione.
Ammetto che a quel punto non correvo più fluido il lungo da 15' che a denti stretti ho gestito sempre sui 3'45"/Km.
Inizia a far buio, l'ora di corsa è superata ed altri 10 x 100m di salita mi aspettavano: spingere era ormai di vitale importanza, con quali forze non saprei...
Per ultimo, provando a spingere anche verso il ritorno dal Parco alla Pista, avrei dovuto chiudere con 6 x 500m (R.300m) ma dopo 1h48' e tre disastrose esibizioni da 500m in pista ho alzato bandiera bianca...
Esaurito ma consapevole che tanto lavoro così duro non l'avrei portato a termine se non in discreta condizione...
Il perchè dell'aver comunque chiuso l'allenamento con un accenno di sorriso :-)

Non è bastato molto per recuperare dallo sforzo e sempre due giorni di lungo tutto sommato tranquillo, in attesa di affrontare la sfida più accattivante: il doppio impegno del sabato 26 in vista della 24 Ore del Sole.
Inserito in staffetta da amici avrei dovuto sfruttare lo stato mentale - agonistico che mi avrebbe imposto il medio da correre in Pista.
A quel punto era normale che il primo lavoro sarebbe stato svolto rigorosamente al mattino!

Fasi finali della prova dell'Ora in Pista
Partito di buon'ora, alle 08:30 del mattino e con belle sensazioni, lascio le Adizero Adios a casa e metto le più comode Adizero Boston ai piedi: serviva portare a termine il lavoro senza troppi stress!
Non avevo fatto i conti con il caldo che nell'arco di 1 ora ha invaso la Villetta adiacente lo Stadio dove ho corso 6 x 2.045m (R.2').
E' stato quello l'avversario più difficile, con una temperatura che in un cielo terso stava incrementando ancora di più.
Ma non mi sono abbattuto e soprattutto non ho esagerato troppo accontentandomi di chiudere le ripetute anche con qualche secondo in più.
Nel finale del lavoro un eccessivo carico ai polpacci mi aveva fatto cambiare assetto di corsa prediligendo un passo più radente contro quello alto da Pistard.

La sequenza: 6'43" - 6'37" - 6'41" - 6'44" - 6'45" - 6'51".

Doccia-Pranzo-Riposo la sequenza rapida di un sabato importante sotto ogni aspetto.La mia frazione prevista per le 19:30 dava ampio margine di recupero ma il carico era sempre in agguato.
Mi sentivo ancora bene, ma le gambe le sentivo "fluttuanti".
Questa volta il clima era cambiato, ma non era migliore di quello del mattino: temperatura non troppo bassa, percezione del freddo esagerata, umidità alle stelle.
Al mio cambio, parto senza spingere: primo 1.000m è 3'18" circa.
Continuo di quel passo, i giri si susseguono al ritmo della musica offerta dalla manifestazione e dai gentili incitamenti dei runners delle 24 Ore che correvano nelle corsie esterne alla Pista.
Tra 1'19" alto e 1'20" basso tiro bene fino ai 40' quando inizia a sopraggiungere la fatica di una giornata intera.
Gli incitamenti non mancano, negli ultimi 10' tiro il possibile, ma è sempre per tener salvo il giro a 1'20".
Non volevo o non potevo cambiare ritmo, fatto sta che in extremis riesco a chiudere la Leadership dei frazionisti a 45 Giri (18K) e la media dei 3'20".
Contentissimo ma a fine serata gambe pesanti come il calcestruzzo (e chissà perchè mi viene in mente questo paragone...).

E' stato difficile operare la scelta, ma solo sentendomi discretamente bene, l'indomani domenica 27 ho provato a correre le Due Ore di Lungo.
Troppo rischioso si, ma era fondamentale per il Coach che le corressi, anche stando sulle gambe, senza cercare ritmi.
Così, immerso nella piena quiete domenicale, ho corso tranquillamente poco sotto i 4'00"/Km la prima ora, ma la successiva non è stata di facile gestione, complice una sensazione di svuotamento generale causata dall'eccessivo impegno del sabato.
Nessun guaio muscolare insorto, tant'è che ero molto più elastico di tante altre volte a terminare il Lungo, ma ad 1h55' ho dovuto mettere la freccia e accostare...

Dura settimana questa, i prossimi due giorni saranno di relax e recupero psicofisico in attesa degli ormai ultimi lavori di rifinitura prima dello scarico.

(Ringrazio M. Crispi per le foto)

giovedì 24 novembre 2011

Alla Maratona di Palermo non puoi mancare!

Questa è Palermo!
Palermo, 20 novembre.

E' l'evento di atletica/podismo più atteso da tutti in Regione.
Persino chi ha fatto delle scelte differenti e correrà la Maratona altrove, nell'imminenza, ha voluto essere presente, approfittando della chiusura del traffico per farsi una piacevole corsetta lungo i viali della Favorita unicamente aperti alla folla colorata di Runners.
Ovviamente per i non iscritti... senza intralciare l'avanzata dei tantissimi atleti muniti di pettorale!
Chi corre abitualmente ha la sensibilità giusta nei riguardi di una manifestazione e sa quando deve mettersi da parte, anche con le biciclette e senza invadere il percorso.

E' stato sorprendente vedere schierati al via e realmente classificati podisti di svariate Nazioni, attratti evidentemente dalle bellezze culturali e paesaggistiche della mia splendida Città, una volta tanto chiusa al traffico!
Di contro, purtroppo, dobbiamo ancora una volta coprirci la faccia di vergogna per i soliti ripetuti episodi di quella gente che non ha voglia di lasciare l'auto a casa la domenica quando dovrebbe sapere benissimo che questa manifestazione porta turisti, visitatori, e... conseguentemente aumenta il giro di affari per la Città!
Ancora una volta testimone atterrito di tale ignoranza cittadina...
Il mio caro amico, tutti i giorni la sua competenza e
simpatia la trovate in negozio...
 

Quello che non sopporto è che la stessa gente china il capo quando un'area pubblica di strada grandissima viene chiusa alle auto al momento che si deve giocare al pallone... a quel punto sarei io stesso infastidito visto che ogni volta mi viene negato l'accesso allo Stadio delle Palme!

Non è con le polemiche che un evento può crescere, ma i fatti parlano e Palermo è una Città che piace tanto, nonostante tutto.
E' chiaro che allo stato attuale è difficile affrontare i due difficili giri del percorso che si presta da sempre insidioso anche per via delle alte temperature rispetto alla media degli altri paesi ed il forte tasso di umidità.
Ma attraversare il polmone verde di Palermo libero dal traffico delle auto, passare per la Palazzina Cinese e dentro Villa Niscemi e godersi tutto il Centro Storico unico nel suo genere... non può lasciarti che bei ricordi impressi.

Dobbiamo vendere bene il nostro stesso prodotto... la nostra Città, e solo con la giusta accoglienza la gente che viene da fuori tornerà volentieri il prossimo anno e magari non necessariamente in occasione della Maratona.
Civiltà e buona educazione... si inizia da queste basi, a partire dalle "nuove generazioni"...

Pettorale n.15 e... grazie ai presenti alla presentazione!
Dal sabato delle presentazioni ufficiali alla domenica della gara, è stato bello parlare e appassionare di running tanta gente nuova.
E' un punto di ritrovo la Maratona, ti saluti con tanta gente che, per motivi diversi o per orari diversi non vedi da settimane, mesi.
Provi a scambiare consigli e opinioni con chi magari è alle prime armi, con gli occhi luccicanti di chi non ha mai visto la corsa sotto questa luce, questi colori, questo ambiente.

La mia corsa, domenica, è durata poco e tanto mi è dispiaciuto che quasi tutti non sapessero del mio ruolo di lepre per la manifestazione.
Trovatomi avanti sin da subito al via, ho impresso il mio ritmo che molta ritrosia è stato recepito dal gruppetto keniota con dentro il bianchissimo e leggerissimo Alessio Terrasi (CUS Palermo) giovane vincitore della Mezza Maratona in 1h 09'58".

Sempre avanti di quei 30m che mi vedevano isolato davanti, superato il 10°K, nel tratto di ritorno in discesa nel Parco della Favorita, i keniani hanno aumentato il passo in modo esagerato, raggiungendomi.
Se il mio crono dava il chilometro 11 in 3'04", immagino che siano scesi sotto i 3'00" gli uomini candidati a giocarsi la vittoria.
A quel punto, nonostante avessi esortato i ragazzi a starmi a seguire (magari a 3'07"/Km) per altri 2K, vistomi passare con tanto impegno, ho desistito chiudendo l'allenamento lì, all'incrocio di Viale Del Fante.

Poco prima del via...
Un pò di passerella, una mano d'aiuto ad una mia amica per qualche chilometro e via a casa dritto dritto verso il riposo previsto prima del "secondo round".
Al pomeriggio, in Villetta, non sono andato oltre un 5 x 1230m (R. 415m) causa l'eccessiva stanchezza accumulata in quelle ore.
Tanta strada accumulata, decisamente!

La settimana corrente, dal 21 al 27, si preannuncia ulteriormente difficoltosa e preannuncio un altro tentativo di "doppio" impegnato, nell'occasione della staffetta della 24 Ore del Sole.

In questa occasione, così come è già avvenuto ampiamente con un minuto di applausi in suo onore, si correrà nel ricordo del compianto Mario Ferrara, sperando di vincere nel suo ricordo la speciale classifica della 24 x 1 ora.

(Ringrazio Maurizio Crispi per le Foto ed il Fotografo Salvatore Clemente per la splendida foto in Via Libertà; Trinacria Palermo per il lungometraggio fotografico :-)

venerdì 18 novembre 2011

More Powerful

Palermo, novembre 2011.

Vista la New York City Marathon in TV e dopo aver assistito "attivamente" da spettatore alle diverse testimonianze di atleti/atlete a me molto cari/e, seguendo live le loro performance, la voglia di riscatto sale vertiginosamente.
La Maratona è sempre un evento speciale, cui sarà difficile staccarmi nel futuro: qualunque motivazione ci sia dietro un obiettivo del fondo/mezzofondo, non arriva mai a sovrastare le correnti emotive che trovi nel cercare di preparare la 42,195K.
Quest'anno "sono stato bravo" perchè in fondo in fondo anche se è mancato l'exploit, tutti i targets sono stati comunque raggiunti dignitosamente e senza mai sfigurare.
Quando si parla di Maratona, il livello si innalza e di molto, forse a fronte dei sacrifici sostenuti, ben maggiori dell'ordinario e comprensibili solo dai pochi competenti praticanti...

Partito da una base discreta, non ci voleva certo l'intoppo della brutta influenza che ha colpito lo stomaco, debilitandomi non poco.
Ci sono voluti diversi giorni per riprendermi e tutta la settimana dal 07 al 13 è stata un'incoraggiante escalation verso la via della normalità.
Non mi sono perso mai d'animo ma quando le gambe non si alzavano da terra e tutto mi girava intorno (giornate intere le ho passate senza poter toccare cibo o quasi...) non era certo confortante, ma... avevo le scarpe da corsa nuovamente allacciate!

Noncurante del recente passato, ci siamo rimessi immediatamente in tabella di marcia e ci siamo riproposti con un ultimo richiamo potenziante mercoledì 09: questa volta il Vice Coach Peppe ha lavorato sulle carenze ai glutei, dorsali e addominali con esercizi tanto semplici quanto divertenti quanto... micidiali!
A completare l'opera il Coach ha voluto 10 x (2' Forte + 2' Recupero Attivo) che hanno impiattato una giornata che avrebbe recato conseguenze altisonanti.

Evviva l'esperienza sul campo, della serie: "Non dimenticare le cause scatenanti dei peggiori infortuni"...

Il giorno dopo iniziarono ad imperversare i dolori sparsi tanto intensi quanto insopportabili per correre decentemente.
Fu così che decisi di spostare il Lunghissimo delle Due Ore (il primo dopo il malanno) al venerdì.
L'inizio avvenne cauto, molto Diesel e, decidendo di scendere a Mondello giugendo al Faro di Capo Gallo, iniziai a progredire leggermente affrontando la via di ritorno al Parco attraverso i dinamici saliscendi del percorso della Montagnola.
Questa preparazione inizia a coinvolgermi sempre più: ho deciso di affrontare i percorsi più tecnici e difficoltosi durante i lunghissimi proprio per ridare sostegno e robustezza alle gambe.

Quel venerdì, purtroppo, non avevo fatto i conti con le insidie muscolari del potenziamento e, nonostante una resa sempre migliore, nell'ultima mezz'ora ho dovuto desistere per un'intensificarsi di un dolore sopraggiunto in zona adduttore che a breve sarebbe sfociato in una seria infiammazione...
Stop immediato e la via di ritorno sui miei piedi cheto cheto senza sentir più parlare di corsa da quel momento in poi...

Incidente di percorso, quello, risolto il giorno dopo con un'oretta leggera quanto sollevatrice: dopo una serata intenza di stretching e massaggio nella zona, l'irrigidimento della zona è andato via e con esso il dolore.
Fossi stato il "cocciuto" di una volta avrei smesso di correre per chissà quanto tempo...

Domenica 13, quindi, ero pronto per il primo vero grande lavoro di Fartlek come da troppo tempo non accadeva: 3K - 2K - 1K - 3K - 2K - 1K - 2K - 1K - 0,5K - 0,5K (R. 1K) ---> Tot. 25K.

Il duro lavoro paga e la soddisfazione di una resa eccellente fa tornare da subito il sorriso con una chiusura di allenamento a testa alta e braccia alzate.
Mi sento solido immediatamente e la prima "tripletta" 3-2-1 cerco di correrla senza mai dare il meglio, che sarebbe subentrato dopo.
Il lavoro era lungo, pesante e mai avverto tale peso, come se stessi passeggiando in Via dell'Olimpo.
Non escono fuori parziali record (ma è da tanto tempo che non lavoro in pista e sulla reattività in generale) ma nulla a che vedere con la facilità di corsa nei recuperi, quasi tutti assestati sotto i 3'40".
Si riparte da qui, più solido, più potente e si deve far meglio.

La serie: 9'38" - 3'31" - 6'36" - 3'36" - 3'17" - 3'38" - 9'51" - 3'36" - 6'39" - 3'43" - 3'17" - 3'36" - 6'37" - 3'45" - 3'15" - 3'39" - 1'37" - 3'38" - 1'34" ---> 1h 25' 08" (3'24".3/Km)

La settimana Pre - Maratona di Palermo (che correrò in veste di Pace del gruppo di testa... spero!) si sta svolgendo all'insegna dei chilometri e del carico sempre più difficilmente da sostenere...
Il lavoro successivo al Fartlek, recuperato discretamente bene, è avvenuto al mercoledì 16 con 25 x 400m (R.1') "quasi" tutti in pista.
Causa una lunga giornata lavorativa, ancora una volta, l'allenamento è stato posticipato quasi a ora di cena e un pò scarico alla fine sono rimasto costante sui 1'11"/giro, un pò insoddisfacente per quanto ero convinto di essere in condizione.
Ma è chiaro fossi condizionato da una giornata non propriamente "da atleta"...

Verranno tempi migliori, intanto a chiudere la settimana un lunghissimo di Due Ore e Mezza - Serissimo con la speranza che tutti questi chilometri diventino la mia routine, quella necessaria per correre oltremodo rilassato anche nei momenti decisivi che avverranno il fatidico giorno 11 dicembre...

Ma ora prepariamoci per la festa dello sport (a parte le solite figuracce procurate dai "palermitani d'Elite") per il lungo viale della Libertà...

(Ringrazio Podisti.net per la foto).

venerdì 11 novembre 2011

Punto Tutto sul Tricolore

Palermo, mese di novembre.

Sarebbe stato "più facile" andare a correre la New York City Marathon ma alla fine è una frase scontata.
Tra l'altro un brutto virus intestinale mi ha impedito di "stare in piedi" tanto sono stato male.
Ed ora sono in ripresa dopo tre giorni di patimento, proprio nell'ultima settimana della NYC Marathon vista in TV (il prossimo anno, potendo, cercherò di vederla da canali americani, magari registrata!).

Ogni anno l'organizzazione degli eventi di alto livello cambia e così sarà anche per l'imminente 2012.
Anche gli stessi "progetti importanti" da provare a realizzare il prossimo anno vanno già pianificati adesso, almeno in bozza.
Tant'è che il passaggio 2011 - 2012 praticamente non ci sarà in base alla calendarizzazione della Fidal.

In gennaio - febbraio ci sarà l'attacco ai Campionati Italiani di Cross, mio punto di debolezza da sempre: è possibile riuscire a far bene? Volente o nolente, ci riproverò come sfida importante.
A fine febbraio sarà già Campionato Italiano di Mezza Maratona alla Roma - Ostia e sarà anche questo un'importante evento - 2012 che partirà dunque a spron battuto.
E' chiaro, quindi, che sarà lasciato maggior respiro per organizzare gli eventi di lunga distanza autunnali e lì si valuterà il da farsi.

Non è facile muoversi indipendentemente, senza Manager sei una forza debole per gli organizzatori che quasi nemmeno ti ascoltano.
Se invece appartieni ad una scuderia, anche se non sei "forte", gareggi lo stesso più facilmente.
All'estero è ancora peggio, tra l'altro avevo provato ad inviare una e-mail ad una importante organizzazione europea (a dire il vero, però, il sito non è più aggiornato da un anno) senza avere risposte.
Ma non è questo il punto.
In Italia (e vedi ovviamente anche a New York stesso che fa da esempio per tutti) le Maratone più importanti vogliono sempre il risultato di prestigio che va accostandosi sempre più verso le stratosferiche 2 ore.
Oggi l'invicibile Geoffrey Mutai (che correva tutto soletto a bordo gruppo e senza dare nell'occhio, da lì avevo capito che avrebbe fatto sfracelli nel finale) è l'uomo più forte di tutti i tempi in Maratona e corre in 2h03' la distanza.
Tutti a rincorrerlo, atleti e organizzazioni, così non ci si accontenta più di un 2h10' che un tempo era risultato di tutto rispetto.
Dove andremo a finire... che l'atleta italiano che non si accontenta di correre poco sopra le 2h20' la Maratona non viene nemmeno preso in considerazione dagli organizzatori, nemmeno per avere una chance di migliore il proprio Personal Best in quanto la gara di testa è impiattata per il numero limitato di africani ingaggiati.
Limitato... infatti di prestigio economico ce ne sta sempre meno.
La crisi economica ha colpito tutti i settori, nessuno escluso e gli sponsor vengono meno così come le entrate per le manifestazioni che devono sempre più arrancare per presentare un cast di atleti di livello accettabile.
Eppure, posso garantirlo, gli italiani in giro che vorrebbero fare risultato ce ne stanno, ma desistono dal tentare di compiere tale impresa perchè si troverebbero a correre da soli per 42,195 Km.

Basterebbe semplicemente applicare le regole (che prevedono nel Montepremi ufficiale anche la quota percentuale riservata agli atleti italiani) e chiamare un limitato numero di atleti italiani a fare una "seconda gara di testa".
In Germania non sono mica stupidi...
Le donne sono scortate da elementi validissimi maschili che possono dare garanzie di grande risultato e, come nella recente Maratona di Francoforte, per quanto riguarda gli uomini i migliori atleti della nazione (che non naviga in belle acque come l'Italia visto che è ancora il bravo Jan Fitschen a tenere alta la bandiera) si battono per ottenere un già importante 2h13' con gara stra-tirata tutta per loro.
Così non andiamo più avanti, va solamente lo "show", solo che quello VERO possono permettersi di farlo solamente pochi grandi eventi al Mondo.

Per Correre Tanti Chilometri servono
scenari rilassanti come solo Palermo
sa regalare...



Eppure esistono ancora e resistono a queste tentazioni manifestazioni Italiane che organizzano per gli Italiani.
Il primo esempio che mi viene in mente è la Treviso Marathon.
Persino la terra veneta, ricca e industrializzata, ha sentito la contrazione economica e ha difficoltà ad andare avanti, ma non ripudia le sue scelte permettendo ogni anno agli atleti italiani di valore di trovare una chance di miglioramento.

Le mie scelte tecniche quest'anno sono state svelate dai risultati (o dai tentativi!) non incentrate primariamente sulla Maratona e sarebbe stato difficile presentarmi a ottobre o novembre con una preparazione non "ad hoc".
Il grosso problema sarebbe stato di trovare contatti con un'organizzazione che mi permettesse tutto questo, senza avere a che fare con atleti che "uccidessero" la corsa e collocandomi nell'anno in una data nella quale avrei potuto esprimere SOLO il meglio.
E come ormai non mi sarei più aspettato, ho trovato immediatamente le porte aperte nella terra emiliana che tante volte mi ha aiutato a realizzare i miei migliori risultati.

Sarà la Maratona di Reggio Emilia. Giorno 11 dicembre, pronto a dare il meglio.

Dopo la Corsa dei Due Mari le cose, come accennato sopra, non sono andate per il meglio.
Tornato discretamente soddisfatto per una prova comunque incisiva, sono incappato in delle giornate nere come da anni non mi capitava che mi hanno tolto energie e risorse organiche.
Nella settimana corrente ho ripreso gli allenamenti e già sono in procinto di lavorare sullo specifico: il conforto maggiore è dato da una ripresa costante giorno dopo giorno ma qualche seduta di forza (statica o attiva) sarà fatta per recuperare.
Il tempo c'è, l'equipaggiamento anche e le motivazioni più che mai.

Duri allenamenti mi attendono e altrettante dure settimane; è tempo di ritrovare quella sensazione dominante che scatena oltre le due ore di corsa... per sentirmi più vivo che mai!

(Ringrazio S.N. per la sua bella foto "plastica")

sabato 5 novembre 2011

La Corsa Dei Due Mari - L'epica sfida.

Una Pineta a pochi metri dal mare... solo in Calabria!
Marina di Curinga e Marina di Roccelletta di Borgia - 30 ottobre.

Di questi tempi mi sarei trovato negli Stati Uniti, ma quest'anno è stato diverso e ci sta.
Certe cose vanno fatte quando sei sicuro davvero di farle e quando niente può fermarti nel realizzarle.

Proprio ieri passavo dal ferramenta dove lo scorso anno di questi tempi avevo trascorso diverse settimane lì tra acquisti vari e ore di prezioso impegno. Ci ho sorriso sù, finalmente un sorriso!
Questa me la concedo, una frase personale, incomprensibile ai più...

La Maratona Italiana non è affatto un ripiego, ma anzi una prima scelta.
Il modo migliore per rilanciarsi senza restare nell'anonimato sta proprio lì.
Ancora non è il momento di svelare le carte, ma da quelle parti ci sono già passato diverse volte...

Gli allenamenti sono proceduti bene.
Dopo la Mezza Maratona di Lamezia Terme, sono serviti due giorni per assorbire gli sforzi di gara e viaggio.
Subito al lavoro mercoledì 26, un giorno in cui è caduto un pesante nubifragio e giù in palestra.
Al termine della seduta (e della copiosa pioggia) 8 x 1.000m (R.1'30") scanditi attorno i 3'08"-3'10" senza cercare chissà cosa hanno chiuso una giornata pesante.

Fase in discesa... forse?
Durante la settimana solo un fartlek o poco più e via verso la tappa che mi attendeva alla Corsa dei Due Mari.
Da quando partecipo, solo edizioni fortunate e senza grossi rischi di pioggia; quest'anno si è fatto sentire forse un pò troppo il vento ed il cielo velato, ma è stata un'altra edizione positiva.
L'organizzazione, la stessa di sempre, che cura gli atleti in ogni momento del percorso con un ciclista a scorta di ogni Ultramaratoneta e delle staffette.
Ovviamente correre 57 Km non è per tutti facile quindi la soluzione maggiormente adottata dalle Società partecipanti è di correre la staffetta 3 x 19 Km.

Quale società vincitrice, dovevamo difenderci con onore, ma non nascondo che avrei desiderato l'attacco al Primato della Corsa stabilito ormai diversi anni fa.
Non era impossibile, anche perchè mi ero "accollato" la parte centrale del percorso, la più difficile con diversi scollinamenti da affrontare e l'avrei corsa al massimo proprio come un test molto arduo.

Sapevo della buona condizione di Salvatore Arena che ha corso la prima parte di gara e così si è dimostrato essere.
Ha saputo mettere impegno e si vedeva dalla sofferenza delle sue falcate.
Il vento ha inciso negativamente sulla sua prestazione, comunque ottima.

La mia gara è stata in spinta dal primo all'ultimo metro.
Non stavo di certo al massimo della condizione, ma quando la strada ascendeva mi difendevo.
Staffetta Maschile Vincente!
In discesa riuscivo a toccare con facilità punte di 3'05"/Km senza imballarmi al successivo inerpicamento.
La ricordavo forse più dura questa parte di gara ed invece, forse complice l'entusiasmo che ci metto ad ogni nuova sfida, è scivolata via liscia liscia nei sui 19 Km immersi nelle campagne calabresi, con tornanti molto simili fra loro ed i verdi ulivi prossimi alla bacchiatura.

Il panorama è sempre quello, nelle strade quella domenica poche altre auto in giro oltre le nostre vedette al seguito e tra i migliori spettatori alcuni braccianti agricoli delle campagne più calorosi della gente in Piazza nei comuni attraversati.

Peccato per la prova di Cuzzocrea, secondo me inferiore ad un suo vero potenziale ancora da ritrovare che, forse fiaccato dagli sforzi della Mezza di Lamezia Terme, non è andato fortissimo.
E con 3h 23' 40" abbiamo chiuso la pratica "vincente" non molto lontano dal Record di 3h 20' 18" ottenuto in compagnia di Francesco Duca.

Davvero un ritrovo per veri appassionati della corsa la premiazione.

Podio Staffetta Mista - Vince il Violettaclub
Solo i pochi veri intenditori, che hanno reso parte della Calabria una risorsa podistica importante.
Ed un grazie va al Violettaclub Lamezia Terme per cercare di lottare tutti gli anni contro la povertà di supporti economici per sostenere i suoi validi progetti come lo è questa epica corsa.
Presenti tutti i componenti principali come il Presidente Cerra ed il D.S. Piricò alla premiazione dove si sono distinte tutte le più importanti realtà del podismo amatoriale calabrese.

Ma chi è riuscito a correre per 114 Km come nessun altro ha saputo fare, è stata la coppia dell'Hobby Marathon di Catanzaro, marito e moglie entrambi sul podio nella prova individuale.
Complimenti, dimostrazione che la corsa è più di uno sport individuale...

Le tre frazioni le ho corse tutte, manca ora di correrla per intero.
Ne varrà la pena, un giorno, riuscirci...

martedì 1 novembre 2011

Lamezia Half - Un Titolo Regionale e si Riparte!

Lamezia Terme, 23 ottobre.

Da cosa ripartire... dalla ferma delusione di un risultato non ottenuto per dinamiche incontrollabili e due giorni di profonda ma nello stesso tempo leggera riflessione...
Era proprio da tempo che non me la prendevo così per un risultato mancato, lo avvertivo da piccole semplici abitudini non rispettate, come tener spenta la musica in auto o non spiccicare una parola in ufficio...
Ma subito chi ti conosce capiva che qualcosa non andava.
Due giorni di corsa leggera e fortunatamente di parole scambiate con le persone giuste, con gli amici giusti; coloro che ti aiutano a far uscire quello che in me da sempre è un voto di coscienza: andare avanti e vedere lontano lontano...
Constatare che certi risultati sono riuscito a costruirli solo quest'anno denota un miglioramento generale in me stesso e aver consentito uno "straripamento" di emozioni in gara non può che rendermi più vivo che mai; ora è il momento di imparare a tenere sotto controllo un potenziale così grande...

Il lunedì dopo la gara le gambe correvano leggere leggere, alto il passo, bello ed entusiasmante, dentro le emozioni erano quasi "spente" come se il fisico comunque fosse euforico di una prestazione comunque esaltante.
Così un lunghetto in felice compagnia mi ha aiutato a voltare il morale verso l'alto.
Le poche persone per le quali sei davvero importante e ti danno conforto, solo in momenti come questi capisci se recitano o no, ed è li che riesci a comprendere che ti sei fatto conoscere appieno, in tutti i tuoi pregi o difetti.
La storyline della vita ogni tanto può deviare in brutte storie, mi è già capitato, ma guardare in alto per puntare alla propria stella da raggiungere (ispirazione al post precedente, area "commenti") con enorme fatica (sia chiaro, siamo sempre corridori!) aiuta a voltare pagina.

Mercoledì 19 ci siamo dati subito da fare e con una dura sessione di palestra conclusa con un ottimo lungo di 45' in bella spinta di piedi, mi sono finito di "uccidere" fisicamente.
La settimana è stata, infatti, un ponte di passaggio nel capire quanto me stesso potessi metterci nel voler preparare una Maratona a fine anno.
Resomi conto che le cose in allenamento sono girate sempre più al meglio e che comunque bisogna cercare di preparare con la massima calma ogni evento importante, mi sono rimesso in carreggiata sfruttando questa settimana interlocutoria, provando a trovare la chiave di accesso per le motivazioni forti che ti portano ad un ulteriore sacrificio dedito alla "mia" distanza.

Usavo queste strade per recarmi allo Stadio, per fare Pista...
Spesso non facevo in tempo o trovavo chiuso...


E' stato entusiasmante cavalcare le Due Ore di lungo al venerdì 21 con disinvoltura tale (presente a cambi di ritmo, uso dei piedi) che perfino le ottime Adistar Ride 3 le sentivo esauste ai piedi.
Non correvo così bene il lunghissimo di medio taglio da tempo immemore e un grazie lo dovevo anche al clima fresco apparso quella giornata, cosa sporadica ancora nel mese di ottobre.

Domenica 23, infine, la "classica" Mezza Maratona di Lamezia Terme a chiudere il capitolo Cremona Half.
Chiamato quasi in extremis dalla Società ma con l'unico intento di "ripartire da...", ho giocato le mie carte con tanta tranquillità.
Dopo un episodio simile non è sempre facile riaffacciarsi in gara e con avversarsi sempre e comuque allenati: subito dopo il via il quartetto era composto oltre che da me, dai compagni di squadra Cuzzocrea e Guzzi e dall'idolo Libertas Antonio Bruno :-)

Si torna indietro nel tempo quando gareggio per quelle strade; qualche migliorìa si nota negli anni ma Lamezia è sempre la Cittadina che ricordo con la sua brava gente, le sue ampie strade, i grandi centri commerciali e le palazzine a misura di famiglia.
Il percorso, ricavato pressochè nella zona di Sambiase (e partenza dall'omonimo Campo Sportivo di calcio/Atletica) è terribilmente difficile in quanto si tratta di 3 giri da 7 Km con pochissimi tratti in pianura.
Qualche anno fa si corse con un caldo terribile e fu uno stillicidio (vinse il caro amico Francesco Duca, fortissimo anche organicamente); questa volta il fresco ha aiutato tutti quanti.
L'andatura è stata calma per ampi tratti; a turno si tirava senza troppi scossoni ma notavo che dei quattro in gruppo il più debole a cedere era Antonio Guzzi; ma il giovane Campione lametino è un atleta da 1.500m - 5.000m e per lui poteva essere solo un medio impegnativo questa gara.

Al termine della lunga discesa nei viali di campagna del secondo giro, dopo qualche chilometro corso fin troppo in stallo, decido di attaccare nella risalita successiva con una leggera progressione.
Chiudo gli occhi, chiudo le emozioni e lascio girare le gambe... lascio la compagnia che reagisce con il solo Bruno.
La salita si inerpica ed il passo si fa pesante, il cuore pompa con maggiore decisione e tutto resta nella norma; realizzo un discreto parziale di 16'22" nei 5K successivi (con ampi tratti di salita a media pendenza corribile) e pian piano, con la fatica che avanzava mi avvicino allo Stadio per la terza ed ultima volta.

Chiudo con grande contentezza e regalo al D.S. Lino ed al Presidente Franco una vittoria che va oltre il semplice 1h 13' 45" (circa) ottenuto.

Non si nasce Campioni ma si può diventare bravi atleti...
Con pazienza ed umiltà...
Come sempre ben realizzato l'evento, a cura della Libertas di Lamezia Terme, con due punti ristoro nel percorso, bici di servizio in assistenza ai corridori e docce calde a fine gara.
Come spesso accade, la cerimonia di premiazione è un momento per scambiare impressioni ed emozioni vissute e raccontarsi dei propri miglioramenti come la grande soddisfazione del giovane Stefano (Violettaclub) nel quale da quest'anno si è accesa la lucetta nei suoi occhi di chi sta iniziando ad amare nel modo giusto la corsa (mai esagerare con i facili entusiasmi, che sia un monito per tutti!) migliorandosi di circa 15' dal suo precedente PB.
Sono questi gli eventi da raccontare; ricordo come ieri le mie progressioni dai 18' ai sotto i 17' nei 5.000m così come i passaggi di personali della Mezza di 1h 21', poi 1h 18' e ancora 1h 15' e poi e poi e poi...

E' stato l'ultimo atto, la Maratona sarà il mio grande obiettivo di fine anno; a breve svelerò chi mi ha aperto le porte a questa nuova grande sfida.

(Ringrazio la Miletomarathon per tutto l'ampio supporto fotografico).

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
PRONTI A PARTIRE...