41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo

41° New York City Marathon - 20° Posto Assoluto - 1° Europeo
Un Sogno Ad Occhi Aperti...

martedì 30 marzo 2010

La Sfida dell'Estate: Il Maratoneta vs. L'Ottocentista

Palermo, il dopo - Treviso Marathon.

Un due tre... giorni ed il peggio è passato, riesco a recuperare sempre più velocemente questo tipo di sforzi.
Se penso agli esordi, alle prime maratone, anche quelle del dopo-infortunio... quanto era difficile tornare a correre decentemente!

Forse mi sto adattando gradatamente alla distanza, ma dentro di me, gestendo al meglio gli sforzi che richiede la Maratona, riesco a non giungere più in condizioni critiche al traguardo.
E questo risulta fondamentale ai fini di un recupero ottimale nelle due settimane successive.

Il Coach, al solito, è stato tassativo e per due intere settimane abbiamo preso molto sotto gamba e alla leggera ogni allenamento, riducendo parecchio i chilometri.
Ma dentro... scalpito e voglio al più presto rimettermi a girare in Pista per rivivere intense emozioni, diverse di molto da quelle che si provano durante la lunghissima distanza.

La prima settimana, dal 15 al 21 marzo... non ho potuto farci niente, se non correre solo fondo lento e ritrovare abbastanza rapidamente elasticità e freschezza muscolare.
Solo al sabato 20 un lungo con 5 x 3' cambi di ritmo tra 3'10" e 3'18" circa hanno ravvivato una settimana lontano dalla consuetudine di ordinaria fatica.

Nella seconda settimana, dal 22 al 28 marzo abbiamo ricominciato ovviamente a mettere una discreta base di forza tornando in palestra.
Immancabili i giorni successivi i forti indolenzimenti che tale fase provocano, ma sono necessari per un corretto approccio alle corse estive.

Sabato 27, forse un giorno speciale per me, eccomi tornato a toccare con mano la fatica affrontando delle salite brevi: 6 x 100m (R.2) + 4 x 150m (R.3) nelle quali ho impresso una forte spinta.
Nei 150m si faceva effettivamente tanta fatica...
Tornato in Pista, mi attendeva un 2.000m che non ho esitato a spingere con tutto me stesso: solo 5'51" alla fine con buone sensazioni di spinta ma sofferto sin dal primo metro...
Duretto il rientro ai ritmi forti!

In mezzo alla settimana non dovranno mai più mancare gli esercizi di postura, elasticità e di stimolo per i piedi del Vice Coach, cui mi affiderò ciecamente, specie nell'esecuzione di quelli per la coordinazione dei gesti nei quali sembra devo recuperare immediatamente terreno rispetto allo scorso anno.
Un passo fluido, spedito e soprattutto composto e coordinato daranno la svolta alla corretta esecuzione del movimento delle gare più veloci.

L'evento principale che sarà da preparare è chiaramente il 10.000m in Pista in Calabria che avverrà il 10 aprile con sede... Reggio Calabria(!): un treno che non potrò perdere per cercare di migliorare il mio attuale PB.

Ma ciò che maggiormente mi preme e mi stimola fortemente è una SFIDA, nata negli ultimi mesi, sviluppata negli allenamenti sporadici e occasionali occorsi con i ragazzi del CUS Palermo: dopo tante parole si passa ai fatti e prometto per quest'estate una sfida con il giovane e maggiormente promettente ottocentista del CUS in attività, Luca Lo Cascio.

Ormai non ci si può nascondere e per me questa Sfida rappresenta uno stimolo in più per poter portare avanti un progetto di miglioramento nei 5.000m, distanza cui tengo particolarmente.

Per poter abbattere le proprie barriere, alle volte bisogna passare attraverso muri difficili da superare.
Sono consapevole che dovrò realizzare un buon tempo nei 1.500m per riuscire nell'impresa, ma il coraggio è tanto e la voglia di faticare altrettanto.

Lancio, quindi il Sondaggio della Gara dell'Estate, tra i due atleti chi primeggerà?

Giorno 2 giugno a Palermo ci sara il Sicily World Athletic che lo scorso anno mi regalò 8 minuti e 21 secondi indimenticabili...
Il 1.500m è la distanza più lunga presente in programma e non potrò che correrla, di fronte a me tra i migliori specialisti Italiani.
Non potrò che esserne onorato di parteciparvi!

Spero di poter vivere più di una Sfida quel giorno ;-)

mercoledì 24 marzo 2010

Amici di una Vita, Sempre Bello Ritrovarsi!

E' stato bello, davvero indimenticabile, è stato come rivivere in un attimo tanti episodi, vissuti con i bei ricordi di un anno lontano da casa, il 2002 :-)

Era capitato di incrociarci, ma in mezzo all'enorme folla dei Campionati Italiani di Volpiano non è mai facile soffermarsi per salutarsi o meglio ancora, per farci una foto insieme!

Ed alterne sfortune ci hanno privato nei mesi vissuti insieme o negli anni successivi, di trovarci "face to face" in gara.

Nello, visto da molto ma molto in basso per me in quei tempi...

Il mio ingresso in Marina, come raccontato ampiamente, non saprei come definirlo se non da "miracolato".
Venni preso sulla fiducia da un'annata precedente dove avevo fatto progressi a dir poco incredibili se penso alla guida tecnica che NON avevo (brrr..... aberrante!)
...meno male che mi raccolse il Coach due anni dopo :-D

Nello, talento brillante, attaccante nato.
Io, un mulo e basta con tecnica tutta da costruire da Zero da far "sbarcare" in Maratona...

Poche le occasioni nella quali riuscimmo a gareggiare insieme quel 2002, ma lui nettamente superiore a me...
Vederlo in azione in quella Pista del Campo Montagna, quanto andava forte!

Eppure, sempre affiatati, sempre a scambiarci un sorriso nei tiepidi giorni d'estate...
Lui con la testa ai 3.000m e ai 1.500m, io con un piede nella fossa... (ops... Maratona ;-)
Che rimpianti, non poterci essere nuovamente con le doti acquisite oggi!
Molte cose sono cambiate, dentro me stesso, gli anni mi hanno spero migliorato sotto ogni aspetto, e questo grazie ai viaggi, alle sconfitte più che alle poche vittorie conquistate.
In ogni campo, da quello Atletico, a quello della Vita...

Mi piacerebbe ritrovare la gente di La Spezia...

Non importa se per ora sei ai box caro amico mio, importa che continui a scommettere su di te in modo da poterti togliere grandi soddisfazioni anche su strada.
E perchè no, incrociarci in qualche grande manifestazione come anni fa, per farmi rivivere ancora una volta, in un attimo, i tanti giorni piovosi in Liguria.

Per noi che abbiamo corso una delle più impegnative gare del Mondo, il Challenge Stellina, con la grossa differenza che il Vero risultato l'avevi portato a casa Tu, Nello, il tempo sembra non fermarsi mai, a quella splendida foto, di tanti anni fa.
Siamo cambiati tanto dentro, ma fuori non è cambiata una virgola, che bello!

Insieme, ancora per un attimo, ancora una volta :-)

giovedì 18 marzo 2010

Treviso Marathon 2010 - Il Personal Best Voluto Prepotentemente

Treviso, 13-14 marzo 2010.

Si torna nuovamente sulle strade già percorse più di una volta, a tentare per l'ennesima volta l'impresa.
Sono lontani i tempi quando mi pronosticavano progressi di 5' alla volta nella maratona: dopo il 2h30' dell'esordio, il 2h25' della 2° a Roma ed il 2h20' di Milano, sembravo inarrestabile.
Ed invece pochi mesi dopo quello splendido 2003 venne un grave infortunio durato molto a lungo.

Quando ti viene tolta la tua più grande passione si capisce quanto siano superficiali la gran parte delle cose.
Ed ora, finalmente, a raccontare le emozioni vissute in queste due ore e... diciannove minuti :-)

Il sabato 13 inizia immediatamente senza soste.
Giunto in mattinata in aeroporto, per le 10:00 circa ci si muove verso la Conferenza Stampa.
Qui, oltre a scambiare alcune chiacchere con i due favoriti, Andriani e Caimmi, ho avuto ancora una volta il privilegio da parte dell'Organizzazione di essere presentato alla consegna del numero di pettorale.
Di li a pochi minuti si presenterà anche Hermann Achmueller con il quale inizierà un serrato scambio di opinioni, consigli e strategie da adottare di li a poche ore: sapevamo entrambi che potevamo contare l'uno dell'altro!
Il forfait a poche ore dal via della Treviso Marathon di un altro sicuro protagonista, Francesco Duca non l'avevo preso positivamente, purtroppo non era uscito bene dalla recente Belluno-Feltre e saggiamente ha preferito non partire.

Hermann sapeva che poteva contare su di me e per l'occasione aveva chiesto ed ottenuto dall'eccellente organizzazione di portare un suo caro amico, il Campione e Nazionale Austriaco Roman Weger.
Roman, inizialmente designato ad essere nostra lepre per circa 30 K, si presenta con molto coraggio in non perfette condizioni fisiche lasciando incerta la sua autonomia di gara.
Non mi perdo affatto d'animo, conscio che unicamente con i propri mezzi si poteva realizzare lo stesso l'impresa tanto sognata.

In mente speravo in un gran finale, un attacco nelle strade del centro di Treviso, come era accaduto ad ogni ultima recente performance.
Una splendida e fresca giornata molto rilassante faceva presagire una mattina di domenica esaltante.

Mai stato così calmo e tranquillo.
Devo iniziare a preoccuparmi?
Forse no, è segno che ormai so fare bene il "mestiere" (non lo è ovviamente!) di maratoneta che tutto deve essere tranne teso e carico prima della partenza.
Le emozioni vanno controllate e devono uscire fuori proprio nei momenti decisivi di gara, più avanti!
Ne approfitto per godermi l'opportunità di stare in mezzo a veri Campioni ed uomini illustri tra i quali Alex Zanardi che gentilmente si è concesso in foto con me ed altre figure di rilievo della Manifestazione.
Insomma, un sabato memorabile, chiusosi a sera con una cena (sempre a base di carboidrati) con i miei alleati in gara ed in mente l'esatta strategia ed i ritmi da tenere l'indomani.

E come non ricordare Andrea Rigo, con il quale per tutto il Week-End, seppur a fasi alterne, ci siamo scambiati le emozioni vissute?

Realizzate le sei "PIPPO Bottle" personalizzate con dentro semplicemente Acqua, Gatorade, Sali Minerali, Magnesio, Potassio, Miele e Fruttosio (in dosi differenziate a seconda del punto in cui sarebbero state collocate) potevo andare a dormire.

Domenica 14 Marzo
La sveglia suona presto, ma non ho dormito bene: il troppo riposo dei giorni scorsi per cui non sono abituato mi fa svegliare diverse volte, buon segno.

Pasta a colazione, tutto sistemato per partire e via verso Vittorio Veneto, per la terza volta.
Giornata splendida e fredda tanto che le mani tendono a gonfiarsi.
Non chiedevo altro.
Le operazioni di riscaldamento vanno via velocemente ed alla partenza ritrovo Francesco, che decisamente mi ha portato bene :-)

La partenza avviene composta e subito a ritmo sollecito.
Dopo le prime fasi di controllo si mette avanti Roman ed inizia a scandire il ritmo: 3'10" a vista il primo K, per me leggero leggero come una farfalla, bene!
Si avverte un leggero vento contro che sarà sempre presente per tutta la gara, ma personalmente non mi darà mai fastidio.

Il gruppo di testa procede da subito sollecito, si vede che i due italiani di spicco vogliono fare un grande tempo, ma a noi non ci importa più di tanto.
Il mio gruppo risulta così costituito da Hermann, Roman, Giorgio Calcaterra, un giovane che farà un allenamento di 15 K ed un marocchino da me sconosciuto, capace di vincere recentemente una mezza in maratona in Italia in poco meno di 64', wow progressi fantascientifici!

Dopo pochi K si capisce cosa è in grado di fare un Campione come Roman Weger: nonostante l'infortunio muscolare addosso è davanti a me e tira con una regolarità di un orologio e con una naturalezza da farmi impallidire: una MACCHINA!
Roman non sbaglia un colpo, ogni tanto guardo i miei parziali e noto che si viaggia poco sopra i 3'15"/Km e questa andatura dura per circa 20 K fin quando deve alzare bandiera bianca.
DANKE Roman, il tuo aiuto è stato decisivo per le sorti della nostra prestazione finale.

Giorgio si rende conto che il ritmo resta parecchio sollecito e decide di staccarsi attorno al 15mo K, più per prudenza, pronto a saltare come un falco sulla preda alla prima crisi di qualcuno di noi avanti...
Un grande atleta Giorgio, tra 7 giorni esatti dopo questa Maratona si andrà a fare una 100K, un motore che nessuno al mondo possiede!!!

I lunghi rettilinei non sono mai monotoni e la tanta gente presente ad assistere alla gara ci sostiene con un tifo incontenibile.
La bellissima giornata ha contribuito a questo enorme successo di pubblico!

La Colonna Sonora di questa Maratona sono le musiche di Chicane, noto DJ inglese con brani come "Locking Down", "Bruised Water" e "Hiding All The Stars", ovvero Trance Music.
Riesco tranquillamente a restare rilassato, il clima resta freschissimo tant'è che non sudo quasi per niente.

Il ritiro anticipato di Roman era nell'aria, basta solo uno sguardo tra me ed Hermann per iniziare la collaborazione: rimasto con noi il marocchino (dalla corsa parecchio strana, innaturale e dispendiosa) iniziamo a tirare 1K per volta.
La Mezza Maratona giunge rapidamente: 68'56" circa a vista.
Esattamente come alla Belluno - Feltre.
Immediatamente mi dico che fino a quel momento non avevo fatto niente di particolare, più avanti 10K dopo avrei potuto iniziare a pensare qualcosa.

Il lavoro di noi tre è davvero eccellente: nessuno di noi si risparmia, forse un poco il marocchino non riesce a tenere inferiore il ritmo ai 3'20"/Km ma quando mi metto a tirare io a 3'15"-16" o Hermann a 3'16"-18" facciamo impressione per la precisione ad ogni nostra azione.
L'incitamento del pubblico in quel momento per me risulta parecchio importante.

Il passaggio sul Ponte della Priula è fugace quanto elettrizzante: un boato di gente in festa ed i mille colori di bandiere disposte ordinatamente ai lati della carreggiata ci fanno attraversare il Piave come se ci trovassimo subito dopo il Queensboro Bridge.

La strada scorre rapidamente e si giunge facilmente alla 30K: 1h 38' 08" al mio crono è eccellente: mi rendo conto LIVE di aver siglato il nuovo PB sulla distanza ma non ci si può concedere a nessuna distrazione perchè ognuno di noi ha bisogno dell'altro.
Hermann a quel punto inizia a caricarsi: ad ogni cambio mi incita "violentemente" con tanta rabbia agonistica in corpo e parto sempre con discreta disinvoltura.

Inizio a notare, però, che il piede destro perde sensibilità e temo per il noto crampo all'alluce.
Fino a quel momento, anche senza effettivo bisogno, avevo bevuto a tutti i rifornimenti ma il pericolo era sempre in agguato.
Riesco sempre in extremis a rilassarmi, ma ciò è sempre più difficile specie quando si corre sotto i 3'20"/Km!!!

Si giunge con una certa difficoltà anche al K 35: si nota che siamo un po tutti stanchi ma Hermann è davvero il più acceso di tutti: quando lo affianco a tirare gli dico: "Ne mancano solo 7 - DAI!!!"
Ancora riesco a correre bene, ma inizio a notare una difficoltà proprio nella zona del fegato, sul fianco destro.
Il dolore inizia a darmi sempre più fastidio, fin quando, al K38, proprio quando sto a tirare avverto che non riesco più a respirare con naturalezza e mi irrigidisco.
Hermann, che ne ha più di me, mi incita e con impeto parte deciso avanti.
Avrei i mezzi per replicare ma mi risulta impossibile perchè ormai da troppo tempo i muscoli non sono più ossigenati a dovere.
Inizio a rallentare ma non li faccio scappare via.

Proprio nel punto esatto dell'attacco di Hermann dello scorso anno, devo assistere alla sua replica.
Non mi perdo d'animo. Trovo conforto nel pubblico sempre più fondamentale e concentro i miei pensieri su chi avrebbe voluto spingermi in quel momento: non potevo perdere un'occasione simile, in quel momento il cuore e la testa sono rivolti alle poche persone che mi vogliono bene.

Accorcio il passo, adatto la corsa all'affannoso e corto respiro.
Il dolore non si fa prepotente ed i miei avversari restano li a tiro.
Entrato al centro di Treviso il K41 è presto realtà.
Inizio una lotta con me stesso nel rilanciare l'azione.
Le curve frequenti e il pubblico assordante non mi fanno mollare un metro ma i miei avversari spariscono dalla visuale.
Non importa, sto dando il massimo, infatti l'ultimo K passa rapidamente e quando vedo il cartello degli ultimi 200m girando la curva guardo immediatamente il tabellone del traguardo.

Tic Tac, 2 Ore 19 Minuti...

Non so come, inizio una volata delle mie recenti, i dolori sono spariti e mi avvento sul traguardo.
Due rapidi ringraziamenti al pubblico, senza perdere un secondo di tempo e...

PERSONAL BEST!!!!

Due Ore Diciannove Minuti Venticinque Secondi!!!

Che immensa gioia!
Hermann mi prende di peso e mi solleva, ha perso la volata ma è in Paradiso!
In quel momento decine di fotografi immortalano i nostri abbracci, incitamenti, sorrisi.
...ma... le foto dove sono???

E' un tripudio, siamo stati bravissimi, un meccanismo perfetto, peccato per Hermann che abbia perso la gioia del PB per soli 3 secondi!

Il resto è nulla o poco.
La Classifica:
1 - Ottaviano Andriani - Fiamme Oro Padova - 2h 12' 49"
2 - Daniele Caimmi - Fiamme Gialle Ostia - 2h 12' 49"
3 - Mostapha Errebah - Podistica 2000 Marene - 2h 16' 31"
4 - El Barhoumi Taofique - Salcus - 2h 18' 58"
5 - Hermann Achmueller - Sudtiroler Laufveiren - 2h 18' 59"
6 - Filippo Lo Piccolo - Violettaclub Lamezia Terme - 2h 19' 25"
7 - Giorgio Calcaterra - RCF Roma - 2h 22' 30"
8 - Patick Engstrom - FK Studenterna - 2h 23' 37"
9 - Marco Boffo - Brema Running Team - 2h 27' 28"
10 - Franco Plesnikar - Mario Tosi Tarvisio - 2h 27' 28"

I numeri parlano chiaro per la linearità del risultato, flesso soltanto nel finale:
16'14".0 + 16'16".6 + 16'19".6 + 16'27".2 + 16'26".9 + 16'24".4 + 16'37".2 + 17'06".0 + 7'34".7

Media Totale: 3'18".2/Km.

Ho rischiato tanto bevendo più del dovuto ed ho pagato qualche sorso di troppo, specie nel finale di gara.
Se fossi stato totalmente agile... chissà se fossi arrivato con i due compagni alla volata finale e li... non lo so cosa avrei combinato ;-)
Ma dopo tanto rifletterci... meglio così che fermarmi per un crampo che al 100% sarebbe stato la mia fine!
I giorni seguenti non ho sofferto affatto di tale problema, bere tanto è comunque servito!

La maratona resta sempre una gara dalle mille incognite e per questo sono contento di questo miglioramento di 59".
Il Coach credeva nel 2h 18'... beh! Sarà per la prossima volta!

Un compagno di gare ed un amico come Hermann non si trova così facilmente, per me è stato fondamentale alla scalata di questo risultato.
Ora sogno una gara con il PB per entrambi ma... questa volta non ti mollo ;-)

Mi fa bene stare a contatto con Hermann, così imparo anche il Tedesco con lui ;-)
...ma chi ce ne capisce niente quando parla in questa lingua? :-D

Ora mi aspetta un periodo di riposo, ma noto che riesco a recuperare con sempre maggiore facilità questo tipo di gare; peccato non essere alla Stramilano (come avrei desiderato) ma è meglio non esagerare.
Ora, meritato riposo!

...cosa avete capito? In Pista, meno chilometri, più intensità.
Obiettivi non meno importanti mi attendono!

(Ringrazio nuovamente Frate_Tack per le foto colte sul suo album)

lunedì 15 marzo 2010

L'abbattimento di un Muro durato 7 anni

Treviso Marathon - 14 Marzo 2010.

2H 19' 25" è Personal Best!

Finalmente, da quella Milano City Marathon del 2003 che "rompevo" la testa a tutti che quell'under 2h 20' si poteva fare!

Forse non ero maturo a quei tempi, forse non ero preparato psicologicamente e tecnicamente, ma mai ho mollato in questi anni e ogni volta che ero schierato alla partenza di una maratona ho sempre creduto che il sogno fosse realizzabile.

Fortunatamente negli anni sono sopraggiunte le collaborazioni di splendidi amici quali Francesco ed Hermann e dopo tanta pazienza ci sono riuscito!
Complimenti ad Hermann (6a Maratona insieme!) per uno spirito battagliero come il mio, anche lui giunto ad un grande risultato in 2h 18' 59", sfiorando con un dito addirittura il PB, che emozioni all'arrivo!

Ora la visione della 42,195 K cambia radicalmente, conscio che il limite mentale è stato superato e che si può fare ancora tanto.
Purtroppo mi è mancato il finale questa volta, ma è sempre bene cogliere i vari aspetti positivi di questo under 2h 20'!

Primo, fra tutti, il passaggio alla 30K che, con il nuovo PB sulla distanza di 1h 38' 08", dice una proiezione esatta di 2h 18' netti!
Mancano, dunque, gli ultimi 12 K, un duro lavoro mi aspetta per ottimizzare la resa finale.

In attesa della mia cronaca, i ringraziamenti per questo nuovo limite abbattuto vanno a molte persone, tra cui:

- La mia Famiglia (mai citata) che mi sopporta da tanti anni... forse ora capiscono che il Running è in fondo una cosa interessante da seguire... no?
- Il Violettaclub che sempre ha creduto in me.
- Il Coach, che mi sopporta ormai da oltre 7 anni: tutti i miei PB sono merito suo e, il caso vuole, che abbiamo realizzato entrambi il PB sulla Maratona alla Treviso Marathon e nello stesso giorno, il 14 Marzo!
...Coach, non ti seccare... cercherò di non condividere questa data di eventi, okei? ;-)
- Il Vice Coach, cui dico: Ora ti aspetta un bel po di lavoro, sennò che figura facciamo in Pista? :-D
- Adidas Italia che da anni crede in me, e ad ogni occasione cerco di fare del mio meglio, ogni secondo in meno dalla lancetta è anche merito delle Vostre Eccellenti Scarpe!
- Tutti i miei veri Amici di sempre, pochi, non li cito perchè loro sanno già di essere nei miei pensieri ad ogni occasione, grazie di tutto!

Migliorare ancora, si puo!

mercoledì 10 marzo 2010

Belluno - Feltre Run 30K - The Major Test

Feltre - 28 febbraio 2010.

Sono ormai diverse settimane che tutto fila liscio, dal punto di vista dei lavori.

Non ne è andato più storto nessuno, tutti massimizzati alle mie reali possibilità.

Il test più importante, la 30 K classica su strada a ritmo maratona è andata oltre le più rosee previsioni regalandomi sul difficile percorso della Belluno - Feltre un PB sulla distanza mai pronosticabile.

In settimana il Coach aveva deciso di affidarmi soltanto una singola giornata di lavoro.

Nel mezzo tanti lunghi, a cominciare subito dal lunedì 22 per smaltire le emozioni dei Cross di Volpiano.
Una bella passeggiata di 1h 45' con le gambe ancora in modalità "Cross Corto" da domare a dovere ;-)

Il giorno dopo, stranamente a dispetto del fatto che per ora in Sicilia i pomeriggi sono quantomai tiepidi e si corre benissimo in magliettina a maniche corte, mi attacca un fastidioso dolore intercostale che non mi abbandonerà più per tutta la settimana, Gara compresa.
Ho dovuto, quindi, gestire una difficoltà in più e coprirmi obbligatoriamente la sera anche se non ce ne stava bisogno...

Il lavoro previsto per il mercoledì, venne rinviato a giovedì, e per certi versi maledico la sorte...
...lasciamo perdere...
Giovedì 25 era in programma il Doppio Lavoro.
Al mattino uscì fuori 1h 20' di lungo costituito da 12 x 100m ripetute in salita da eseguire per ben 3 volte, con intermezzi di 10' di lungo.
Lavoro spacca-caviglie, provare per credere!
Al pomeriggio, con le forze rimanenti, via verso Via dell'Olimpo che mi aspettavano 5 x 2000m (R.1000m), lavoro di qualità in soli 14 K.
Tempi non eccellenti, si fluttuava attorno i 6'35" - 6'40" di ripetute e 3'35" - 3'45" nei recuperi, ma positivo come sempre ormai l'ultimo 2 K corso nei 500m finali attorno i 3'00"/Km.

Venerdì 26, tempo di viaggiare, mi reco in Veneto.
Qui ritroverò Francesco Duca, deciso di provare anche lui l'esperienza dolomitica.
I due giorni di scarico da manuale gioveranno al rendimento finale dell'esperienza.

Domenica 28 - Il giorno della Gara.

Si giunge a Belluno: inevitabile non aspettarsi temperature notevolmente basse...
Siamo nei pressi delle Dolomiti, nell'Alto Veneto, ci sarà da gestire il freddo in gara.
Memore del ritiro a Casalserugo, decido di vestirmi più pesante e trovo la giusta soluzione dopo il riscaldamento.

Finalmente, dopo mesi ad inseguirci nelle gare senza mai riuscirci, conosco "Live" il nostro Andrea Rigo, il 100ista più "Fulmineo" che conosco.
Simpaticissimo, poco prima del via è suo l'ultimo incitamento nella massa di atleti partenti :-)
I favoriti alla vigilia, come d'obbligo, Migidio Bourifa e Said Boudalia.

La Belluno - Feltre, nata come corsa su strada di 31,1 K resta in teoria tale.
Per renderla omologabile Fidal e per venire incontro alle esigenze di una partenza in Piazza anzichè su una anonima strada nei pressi del Ponte della Vittoria, si è spostata la partenza ufficiale poco più avanti ma con il via effettivamente attuato nella più suggestiva Piazza dei Martiri.

Al secondo "Start" si inizia a far sul serio.
Il duo Bou. & Bou. parte morbidamente sul piede dei 3'10"/Km.
Non mi faccio scrupoli e provo a tenere il loro passo.
Dietro, un gruppetto di validissimi atleti cui era dentro anche Francesco, restano a debita distanza.
Il mio forcing dietro i due favoriti resiste per circa 8 K quando decido pacificamente, tra un dossetto e un altro, di desistere su un ritmo che stava iniziando ad essere davvero proibitivo per me, vista la distanza.
In quel momento si correva a 3'08"/Km, ma forte dell'effetto "risucchio" di Bourifa e Boudalia li tengo serenamente a distanza per un altro lungo tratto.
Fino al K 13 riesco a tenere un discreto ritmo di 3'12"-13", ma i continui seppur leggeri cambi di pendenza rendono difficile mantenere costante il ritmo.

La corsa non prende la piega della monotonia, anzi!
Seppur a distanza, ad ogni incrocio gruppetti di gente festante "riscaldano" l'ambiente un tantinello gelido.
Tra un fiumiciattolo ed un ruscello attraversati, infatti, i tratti gelidi stavano iniziando a mettermi in seria difficoltà.
Il dolore al costato, purtroppo, si fa sentire prepotente.
Con la giusta esperienza acquisita negli anni, mai mi faccio prendere dal panico e tengo la calma anche in momenti difficili come quelli vissuti.
Mi basta rallentare un poco per riuscire a recuperare un respiro normale e la cassa toracica torna a contrarsi con naturalezza.

Il mio ritmo non subisce una piega.
Presi gli split rigorosamente ogni 5 K, noto che l'incedere resta sempre quello dei 3'15/Km e ci si avvicina sempre più alla fatidica Mezza Maratona, punto cardine di una Maratona!

Correvo sul velluto, le forze mentali abbandonate in mezzo a queste strade poco trafficate, pulite e cordiali, incontrano il Piave che continua a mormorare.
Sullo sfondo le Dolomiti imbiancate... Another World!

Il gruppo al comando ormai si era allontanato decisamente; per me il forte riferimento continuava ad essere la carovana di automobili incolonnata alla testa della corsa con l'ultimo mezzo ancora non molto distante a me, finchè non odo dei passi...

Mi volto obbligatoriamente, mai fatto fino a quel momento, e noto il sopraggiungere dell'Asso del Violettaclub e di un giovane della Jager Vittorio V. deciso nel suo passo ampio per quanto era alto: si trattava di Giancarlo Simion, un ragazzo classe '87.
Preso da un attimo di scoramento, mi domando come cavolo avessero fatto a raggiungermi quando viaggiavo sul piede dei 3'15"/Km...
"Questi tirano a 3'10", delle furie!" avevo pensato tra me e me...

Simion senza indugio mi affianca e passa a tirare.
Io, superato l'interrogativo, mi trovo a dover gestire una corsa diversa, inizialmente infastidito dall'aver interrotto l'armonia di corsa silenziosa cui vivevo...
E' stato solo qualche attimo, considerando che avevo adesso una compagnia che avrebbe solamente fatto comodo all'economia globale della corsa.

Pochi K più avanti si passa alla Mezza Maratona, per un lungo rettilineo: 1h 08' 52" per me e Simion; lì mi accorgo che Francesco non stava più da tempo con noi, forse bloccatosi proprio al momento del ricongiungimento...
Sarebbe stato difficile fare gioco di squadra, Simion sembrava un autocarro avanzante...

Poco più avanti, ci si avvicina verso il punto più insidioso di gara.
Simion mi avverte che sarebbe iniziata una lunga salita e mi invita a non esagerare...
Non conoscendo il percorso, mi aspettavo un tratto finale, dal 23° K all'arrivo di salita, Allegria!

Così non sarà, ma quei circa 4 K di pendenza consecutiva si riveleranno decisivi per le sorti della gara come avevo pensato in quel momento.
Il giovane tatticamente è maturo, prende fiato, si affianca a me e mi lascia tirare, ma nel contempo è di animo nobile, quando mi concede la bottiglietta d'acqua del 25° K che non ero riuscito a prendere.

Momenti decisivi: proprio in quel tratto, quando ancora si scollinava a 3'32"/Km, insorgono improvvisamente i crampi al piede destro.
L'andatura poco sostenuta mi consente di mascherare l'atroce difficoltà nel gestire le falangi che all'altezza dei metatarsi stavano provando a contorcersi.
Probabilmente lo sforzo prolungato, il freddo e la continua salita avranno contribuito a provocare questo problema, non indifferente ai fini dell'economia di una gara che tra 2 settimane sarà più lunga ed insidiosa.

Costretto a cambiare appoggio, trovo dentro di me la rilassatezza, quasi forzata, e la corsa ne beneficia.
E' il K 28 e il crampo al piede passa, metto una toppa ad una grande difficoltà.
La rilassatezza e l'asperità ormai alle spalle mi rimette nuovamente a ritmi ancora discreti, sento ancora il fuoco dentro me stesso.
Simion non fa una piega, ma sento un imperativo dentro: PROVACI!

Noto che ormai quel 28° era stato già superato da diversi minuti e conto a breve di trovarci vicino alla "Campanella" dell'ultimo K.
BANG!

Parto a fionda senza curarmi di piedi, crampi o eventuali pendenze a sorpresa.
Pochi attimi e trovo in lontananza il K 29.
Simion è preso di sorpresa, quei 9m dietro di me sono stati colti al volo, lanciandomi verso il tentativo di volata lunga.
I primi 400m circa, però, non molla un metro e resta dietro di me, minaccioso.
Mi volto 2 volte a controllare la situazione, conscio che se mi avesse battuto sarei rimasto lo stesso contento di averci provato.
La gente di Feltre capisce l'importanza del momento e mi incita con decisione, compresi i partecipanti della Nordic Walking.
Il cuore è alle stelle, le gambe girano a tutta.
Affronto un altro leggero tratto di salita, a sinistra un altro panorama mozzafiato, ansimando rilancio l'azione, mi volto, Simion si stacca!!!
Ormai sento il traguardo vicino, un K corso via davvero rapidamente, quasi sicuramente sotto i 3'00"/Km.

La sofferenza, tantissima, è rimpiazzata da un arrivo in discesa nel quale le gambe non smettono di aggredire l'asfalto.
Indicando il "tre" con entrambe le mani, trovo l'arrivo.
E' una festa, è il PODIO!

Una rara sensazione provata, l'intervista nell'immediato dopo-gara, le foto dei primi 3, i complimenti reciproci, io, in mezzo a questi Campioni!

Una doccia calda mi rianima.
Il troppo freddo ha messo a dura prova parecchi punti deboli, per di più il fastidio al costato è stato compagno di gara.
La premiazione dei primi 10 assoluti, con Francesco giunto al 6° posto, pone l'epilogo ad un altro week-end esaltante.

I numeri parlano chiaro: 1h 39' 15", nuovo PB sulla distanza dei 30 K su strada e media generale di 3'18".5/Km.
I Parziali: 16'16".6 + 16'10".5 + 16'27".5 + 16'33".5 + 17'03".6 + 16'44".3

Riesco nuovamente a sorprendere me stesso.
E' vero che la novità di questa preparazione è stata la capacità di trasformare in sciabolate i finali di allenamento più intensi, ma non era per nulla scontato che ci riuscissi anche in una 30 K!
E' bastato, invece, un tratto di rilassamento e di flessione del ritmo per trovare quella tranquillità e convinzione che si poteva tentare anche lì la sparata, rivelatasi vincente.

La Classifica, non mi vede molto lontano dai primissimi:
1 - Migidio Bourifa - Atl. Val Brembana - 1h 36' 00"
2 - Said Boudalia - Atl. Biotekna Marcon - 1h 37' 57"
3 - Filippo Lo Piccolo - Violettaclub Lamezia Terme - 1h 39' 15"
4 - Giancarlo Simion - Jager Vittorio V. - 1h 39' 28"
5 - Fabio Bernardi - Bobadilla - 1h 41' 48"
6 - Francesco Duca - Violettaclub Lamezia Terme - 1h 43' 36"
7 - Franco Plesnikar - U.S. Mario Tosi Tarvisio - 1h 43' 50"
8 - Marco Boffo - Brema Running Team - 1h 44' 57"
9 - Luca Quarta - Atl. Trento CMB - 1h 47' 15"
10 - Alessandro Manente - Brema Running Team - 1h 47' 27"

Con quest'ultima prova ci si avvia lentamente verso Treviso.
Non servirà più forzare, mancano ormai pochi lavori senza grosso impegno.
Abbiamo mirato dritti alla qualità dei lavori nella seconda e ultima parte della preparazione, io ed il Coach.

La verità, tra 14 giorni, poco dopo il K 30!
Buone Maratone a tutti!

(Ringrazio Frate_Tack e il Rigo-100K-torna-presto per la splendida foto del Podio :-)

venerdì 5 marzo 2010

Volpiano e il Cross Corto - Adrenalina nelle Vene

Volpiano, 21 febbraio.

Come non ricominciare da questa splendida immagine che passerà nella storia del sempre più glorioso Team Violettaclub?

Il Capitano Francesco Duca con il Trofeo in mano, il nostro mitico Bii Kiprono al centro e Marco Calderone & Son (sorridentissimo) sono la cartolina con la quale ci siamo lasciati alle spalle questa felicissima trasferta.

Ma ora è il momento di analizzare la mia gara :-)

Numeri alla mano, il mio 57° posto assoluto ai Campionati Italiani di Cross (tempo 13'27" ma poco indicativo) è il risultato di gran lunga migliore mai ottenuto in una simile manifestazione.
Come è noto, non sono mai riuscito ad andare oltre la 100° posizione, raggranellando negli anni figuracce colossali.
Sarà stato il percorso, assolutamente pianeggiante, con pochi cambi di ritmo e solamente 3 dossetti che si sono rivelati non difficilissimi da affrontare, ad avermi agevolato.
E' noto che ormai da mesi mi sono dedicato al duro, piatto asfalto e le doti di velocità in pista acquisite hanno fatto il resto per regalarmi una discreta prestazione, in una gara di rimonta.

Il sondaggio, quindi, lo vincono la maggioranza dei votanti che, a mio giudizio fin troppo generosi, mi avevano piazzato tra i primi 50 :-)
Grazie a chi ha votato per un risultato insperato alla partenza.
Beh, ci sarà chi dirà che mi sono "abbuonato" 7 posizioni, ma quelli in fondo sono dei dettagli, visto comunque la condotta tenuta e la classifica raccorciata.
E poi è sempre meglio essere ottimisti, no ;-)
Di contro, sarei curioso di sapere chi sarà stato quel "pazzo scatenato" che ha votato per un mio risultato migliore del Capitano Francesco Duca.
E' vero che si fanno miracoli ogni tanto, è vero che si poteva ipotizzare un confronto "virtuale" tra le due prove, ma fare meglio di uno dei più forti interpreti in Italia della Corsa nei Prati, non era eccessivo, un po? :-D

La trasferta, iniziata nel migliore dei modi, ci vede riuniti verso la sera del sabato quando anche Hillary arriva in Hotel rasserenandoci tutti.

La mattina della gara, il cielo sereno e l'aria frizzante regalavano qualcosa di speciale.
Da laggiù, zona Africa, ormai si va ben oltre i 20 degrees, ormai!

Le formazioni erano state già decise da tempo: imperativo, puntare tutto sul Cross Lungo, sacrificando la formazione del Corto.
Ma ormai lo sapete tutti, sono contento "unni mi mittiti!"
La squadra di Cross Corto, costituita da Vito Mio (Capitano), myself e Salvatore Arena, non era poi così male, ma costituita da elementi più promettenti sulle lunghe distanze.

Non avevo problemi, il lavoro di rifinitura in settimana era stato svolto discretamente, nonostante la mole di lavoro non indifferente alle spalle.
Il riscaldamento procedeva linearmente, aspettavo ancora il momento in cui iniziavo a sentire la tensione della gara...
Non è mai avvenuto, brutto non provare più i brividi di paura... :-(

La partenza è stato il momento più vibrante: facile farsi prendere dal panico e dalla tensione!
Poco prima del primo curvone alla fine del lungo rettilineo dopo la partenza stessa, il gruppo si era compattato e tutti andavano a convergere verso un unico punto come le tangenti di un cerchio.
Stavo parecchio staccato ma qui iniziava la mia gara.

Poco più avanti vedevo il mio beniamino Denis Curzi (altra foto insieme, grande Atleta, grande Uomo!) che iniziava una probante rimonta.
Beh, almeno in piccola parte l'ho emulato.
Entro il primo giro faccio fuori parecchi avversari.
Attuo più volte cambi di ritmo e sui lunghi rettilinei i sorpassi fioccano.
Poco più avanti Vito Mio è raggiunto, giornata storta per lui...
Capita purtroppo...

A fine del primo giro, come detto, i 3 dossi riesco a superarli senza grossi patemi.
Le Adidas RLH con i chiodi da 12 mm garantiscono un grip e una presa ottimali sul terreno.
Il curvone seguente sancisce la fine del 1° giro e mi impongo di rilanciare l'azione.
L'inseguimento procede senza sentire l'acido lattico attraversare la gola.
Ritmi fortissimi ma non sarebbe servito a nulla impiccarsi precocemente!

Con me restano in tanti; ormai gli ultimi atleti raggiunti viaggiano al mio stesso ritmo e sembriamo muoverci tutti uniformemente.
Ci si concede qualche sorpasso reciproco, niente di più.

Ormai la fine della gara si avvicina, si torna ai dossi e...
...DAH! Mi pianto proprio all'ultimo della serie da tre...
Non faccio altro che aprire l'autostrada per gli ottocentisti sparsi attorno a me...
Da ogni lato sento il prevaricare di gambe ben più abituate delle mie alle volatone...
Purtroppo devo accontentarmi di una difesa strenua della posizione.
Ce la metto tutta, ma devo cedere almeno 5 posizioni nel finale raccorciato.
Le gambe bruciavano dalla fatica, ma che fulminante sensazione!!

Stremato ma non cotto arrivo con la massima lucidità nell'ampio arrivo conscio che più di 60° non potevo essere.
Ci avevo azzeccato :-)

Successivamente mi sono goduto la cavalcata degli Eroi del Cross Lungo facendo tifo sfrenato.
Non solo Violettaclub, ma per tutti i ragazzi siciliani presenti.

Le ore successive alla premiazione hanno visto i nostri telefoni "bruciare" tante erano le chiamate dalla Calabria, l'emozione alle stelle.
Marco, il nostro nuovo elemento di punta, insieme a diversi famigliari, non credeva come fosse stato possibile finalmente un successo così meritato.
Considerando che in volata si è messo dietro Alessandro Turroni del C.S. Aeronautica e che lo stesso gruppo militare è stato battuto per il podio per 1 solo punto, si può ben comprendere quale fosse stata la felicità di tutti nell'essersi battuti fino all'ultimo metro.

Ad assistere alla nostra mini - festa, anche il nostro amico blogger Albe che ho avuto il piacere di conoscere :-)

Termina così una delle trasferte più belle ed entusiasmanti mai vissute.
Trovo un gruppo ancora più saldo e determinato, consapevoli che tutti saremo indispensabili quando sarà ora di mettersi su Pista e su Strada.
Il mio Week-End di riposo me lo sono messo alle spalle.
Il giorno dopo, lunedì 22, sarò nuovamente per i viali del Parco della Favorita a correre tanti chilometri.
Ultima settimana importante, con la Belluno - Feltre 30K insidiosa quanto chiarificatrice delle mie reali possibilità a Treviso.

(Ringrazio Podisti.net ed Atleticats che ogni anno ci concedono le splendide immagini ai Campionati Italiani di Società di Cross.)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)

NEW YORK CITY MARATHON 2010 (Foto Podisti.net)
PRONTI A PARTIRE...